Ai fini dell’individuazione del dies a quo della prescrizione dell’azione disciplinare, la violazione deontologica deve essere considerata di carattere istantaneo se la lesione avviene, si consuma e diviene irreparabile già con la commissione del fatto dannoso, mentre è invece di carattere permanente se il pregiudizio al valore protetto cessa col venir meno della condotta, come nel caso in cui la condotta illecita dell’incolpato consista nell’inadempimento al mandato professionale e nell’omessa informazione al cliente.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. D’Agostino), sentenza n. 190 del 3 ottobre 2023
NOTA:
In senso conforme, da ultimo, Consiglio Nazionale Forense (pres. Masi, rel. Corona), sentenza n. 34 del 26 febbraio 2021.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 190 del 03 Ottobre 2023 (respinge) (censura)- Consiglio territoriale: CDD Brescia, delibera del 06 Novembre 2019 (censura)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 20877 del 26 Luglio 2024 (respinge)
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