Una violazione deontologica deve essere considerata di carattere istantaneo se la lesione avviene, si consuma e diviene irreparabile già con la commissione del fatto dannoso; differenziandosi dall’illecito permanente che si ha quando il pregiudizio al valore protetto può cessare con il venir meno della condotta. Conseguentemente, la violazione dell’art. 52 – divieto di espressioni sconvenienti e offensive – ha la natura di illecito istantaneo.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Consales), sentenza n. 148 dell’11 luglio 2023
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 148 del 11 Luglio 2023 (accoglie) (prescrizione)- Consiglio territoriale: CDD Bologna, delibera n. 2962019 del 29 Giugno 2019 (censura)
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