Ai fini dell’individuazione del dies a quo della prescrizione dell’azione disciplinare, la violazione deontologica deve essere considerata di carattere istantaneo se la lesione avviene, si consuma e diviene irreparabile già con la commissione del fatto dannoso, mentre è invece di carattere permanente se il pregiudizio al valore protetto cessa col venir meno della condotta, come nel caso in cui la condotta illecita dell’incolpato consista nell’inadempimento al mandato professionale e nell’omessa informazione al cliente. In tal caso, il relativo dies a quo prescrizionale va individuato nel momento in cui tale permanenza sia cessata che, nella specie, deve essere individuato nel momento in cui il mandato conferito venga revocato o rinunciato.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Standoli), sentenza n. 101 del 23 maggio 2023
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 101 del 23 Maggio 2023 (accoglie) (prescrizione)- Consiglio territoriale: CDD Venezia, delibera n. 83 del 09 Novembre 2018 (sospensione)
0 Comment