L’autorevolezza di un avvocato, consapevole del suo alto ruolo, risiede non solo e non tanto nella sua preparazione e nel suo personale talento, ma nell’onestà e correttezza del suo personale comportamento. La corrispondenza di quest’ultimo ai canoni deontologicamente stabiliti è a tutela non del singolo avvocato, ma dell’intera avvocatura, ed è per tale motivo che il comportamento del professionista non soltanto debba essere rispettoso di tali canoni, ma debba altresì sempre apparire tale.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Melogli), sentenza n. 32 del 7 marzo 2023
NOTA:
In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Stoppani, rel. Napoli), sentenza n. 84 del 28 aprile 2021.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 32 del 07 Marzo 2023 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Torino, delibera del 29 Novembre 2019 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 30313 del 31 Ottobre 2023 (respinge)
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