Il patto di quota lite non può derogare al divieto deontologico di richiedere compensi manifestamente sproporzionati

La proporzione e la ragionevolezza nella pattuizione del compenso rimangono l’essenza comportamentale richiesta all’avvocato, indipendentemente dalle modalità di determinazione del corrispettivo a lui spettante, sicché l’eventuale patto di quota lite non può comunque derogare al divieto deontologico di richiedere compensi manifestamente sproporzionati.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. De Benedittis), sentenza n. 1 del 9 febbraio 2023

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 1 del 09 Febbraio 2023 (respinge) (avvertimento)
- Consiglio territoriale: CDD Venezia, delibera del 23 Febbraio 2018 (censura)
abc, Giurisprudenza CNF

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