Sebbene le condizioni di salute psicofisica dell’incolpato non costituiscano, di per sè sole, una scriminante per l’illecito deontologico (per il quale è infatti sufficiente la volontarietà dell’azione), pur tuttavia ben possono incidere -mitigandola- sulla relativa sanzione disciplinare.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Scarano), sentenza n. 269 del 30 dicembre 2022
NOTA:
In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. VERMIGLIO, rel. BIANCHI), sentenza del 22 dicembre 2007, n. 228, Consiglio Nazionale Forense (pres. BUCCICO, rel. PANUCCIO), sentenza del 1 ottobre 2002, n. 169.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 269 del 30 Dicembre 2022 (respinge) (avvertimento)- Consiglio territoriale: CDD Roma, delibera n. 78 del 18 Giugno 2018 (censura)
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