ILLECITO DISCIPLINARE NON TIPIZZATO – DOVERI DI PROBITÀ, DIGNITÀ E DECORO – CONTESTAZIONE AI SENSI DEI PREVIGENTI ARTT. 5 E 6 CDF

La detenzione e utilizzazione, da parte dell’avvocato, di marche da bollo e contributi unificati falsificati, oltre a costituire illecito penale, comporta la violazione degli artt. 5 e 6 del previgente Codice Deontologico Forense, applicabile ratione temporis, essendo venuto meno, il professionista, al dovere di esercitare la propria attività con lealtà, correttezza, diligenza, competenza, probità, dignità e decoro. Valori, questi ultimi, che attengono non solo all’ambito professionale ma pure alla vita privata, e che la collettività deve poter riconoscere nell’Avvocato.

Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. De Angelis, rel. Palombi), decisione n. 40 del 6 aprile 2022

Giurisprudenza CDD

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