Con l’entrata in vigore della L. 247/2012 (art. 54), la c.d. pregiudizialità penale ha subìto una forte attenuazione, giacché ora il procedimento disciplinare “si svolge ed è definito con procedura e valutazioni autonome rispetto al processo penale avente per oggetto i medesimi fatti” e “può” essere sospeso solo se ciò sia ritenuto “indispensabile”, ovvero quando dal giudice disciplinare sia reputata indispensabile l’acquisizione di elementi di prova apprendibili esclusivamente dal processo penale. Stante la regola dell’autonomia dei due processi (c.d. doppio binario), l’obbligo di motivazione deve considerarsi più cogente nel caso in cui il Giudice disciplinare ritenga in via di eccezione di esercitare discrezionalmente la facoltà di sospendere il procedimento disciplinare, e non nel caso contrario. (rass.uff.).
Corte di Cassazione (pres. Raimondi, rel. Bruschetta), SS.UU, sentenza n. 7336 del 16 marzo 2021
Classificazione
- Decisione: Corte di Cassazione, sentenza n. 7336 del 16 Marzo 2021 (respinge)- Decisione correlata: Consiglio Nazionale Forense n. 155 del 05 Agosto 2020
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