Costituisce gravissimo illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, in violazione dei fondamentali principi della deontologia, incassi per conto del cliente una cospicua somma, omettendo di rendergliene immediatamente conto ed appropriandosene indebitamente (Nel caso di specie, il professionista si appropriava della somma di circa 200mila euro senza il consenso della parte assistita. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per anni tre).
Consiglio Nazionale Forense (pres. Masi, rel. Greco), sentenza n. 252 del 30 dicembre 2021
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 252 del 30 Dicembre 2021 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Roma, delibera del 11 Maggio 2018 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 23239 del 26 Aprile 2022 (respinge)
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