L’ammissione della propria responsabilità da parte dell’incolpato può essere valorizzata nell’ambito del complessivo giudizio relativo alla sua personalità ai fini della determinazione della giusta sanzione in senso più mite; attenuazione che invece deve escludersi ove, per converso, l’incolpato non mostri alcuna resipiscenza (Nel caso di specie, l’avvocato si appropriava di ingenti somme spettanti al cliente, che si dichiarava disponibile a restituire solo a seguito di una sentenza penale di condanna nonché di una sentenza civile che dichiarava inefficaci le donazioni di dette somme a favore di propri familiari al fine di sottrarle al creditore).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Melogli, rel. Ollà), sentenza n. 199 del 5 novembre 2021
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 199 del 05 Novembre 2021 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Roma, delibera n. 12 del 23 Marzo 2018 (sospensione)
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