La mancanza di adeguata motivazione (nella specie, peraltro esclusa) non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie, ivi compresa una diversa qualificazione alla violazione contestata. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza della motivazione della decisione di primo grado, può trovare completamento nella motivazione della decisione in secondo grado in relazione a tutte le questioni sollevate nel giudizio sia essenziali che accidentali.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Melogli, rel. Caia), sentenza n. 123 del 11 giugno 2021
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 123 del 11 Giugno 2021 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Perugia, delibera del 18 Marzo 2020 (radiazione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 29588 del 11 Ottobre 2022 (respinge)
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