L’illecito deontologico non è scriminato dal consenso dell’avente diritto (salvo espresse e tassative eccezioni)

Le norme deontologiche hanno finalità superindividuali, sicché il consenso dell’avente diritto non scrimina l’illecito deontologico, salvo espresse e tassative eccezioni (Nel caso di specie, con il consenso delle parti, l’avvocato aveva assistito un coniuge contro l’altro dopo averli assistiti entrambi in controversie di natura familiare. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha confermato la sanzione disciplinare della sospensione, commminata dal Consiglio territoriale).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Greco), sentenza n. 191 del 15 ottobre 2020

NOTA:
In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. Masi, rel. Corona), sentenza n. 170 del 23 settembre 2020.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 191 del 15 Ottobre 2020 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: CDD Campobasso, delibera del 20 Ottobre 2016 (sospensione)
abc, Giurisprudenza CNF

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