L’art. 65 cdf (già art. 48 codice previgente) ha come ratio quella di contemperare le esigenze di difesa dell’assistito con il necessario rispetto dell’altrui libertà di determinazione. Infatti, sebbene possa il difensore intimare alla controparte di adempiere sotto comminatoria di sanzioni, istanze o denunce, tale condotta non può assumere il carattere di minaccia di azioni o iniziative sproporzionate e vessatorie, specie se esclusivamente vòlte ad intimidire la controparte prefigurandole, in estremo dettaglio, conseguenze nefaste, tanto più se giuridicamente infondate o improbabili.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Del Paggio, rel. Tinelli), sentenza n. 45 del 27 maggio 2020
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 45 del 27 Maggio 2020 (respinge) (censura)- Consiglio territoriale: COA Padova, delibera del 03 Novembre 2014 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 10106 del 16 Aprile 2021 (respinge)
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