Costituisce illecito deontologico grave, perché palesemente contrario ai basilari principii di etica professionale, il comportamento dell’avvocato che, mediante artifizi e raggiri, si faccia consegnare dal cliente un’ingente somma di denaro per scopi truffaldini (Nel caso di specie, in occasione di un incontro professionale, l’avvocato aveva indotto il cliente a prestargli € 60.000, prospettandogli falsamente una patologia tumorale maligna agli occhi richiedente un urgente intervento chirurgico, non coperto da convenzione del S.S.N., presso una struttura sanitaria privata elvetica).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Losurdo, rel. Geraci), sentenza n. 172 del 16 dicembre 2019
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 172 del 16 Dicembre 2019 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: CDD Brescia, delibera del 01 Febbraio 2017 (sospensione)
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