Il potere-dovere di critica dell’avvocato, soprattutto nella fase dell’impugnazione che rappresenta di per sé il momento di censura dell’operato del giudice, incontra il limite del divieto di assumere atteggiamenti e comportamenti sconvenienti e del dovere di mantenere con il giudice un rapporto improntato a dignità e decoro, sia con riferimento alla persona del giudicante sia al suo operato e alla funzione esercitata
Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Labriola), sentenza del 28 dicembre 2018, n. 221
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 221 del 28 Dicembre 2018 (respinge) (avvertimento)- Consiglio territoriale: COA Brescia, delibera del 25 Giugno 2012 (avvertimento)
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