La mancata audizione dei testi indicati dall’incolpato

Il Giudice della Deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, sicché non determina nullità della decisione l’omessa audizione dei testi indicati dall’incolpato, quando risulti che il Consiglio abbia ritenuto le testimonianze insufficienti ai fini del giudizio, per essere il Collegio già pervenuto all’accertamento completo dei fatti da giudicare, attraverso la valutazione delle risultanze acquisite.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Baffa), sentenza del 16 ottobre 2018, n. 123

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 123 del 16 Ottobre 2018 (respinge) (censura)
- Consiglio territoriale: COA Ancona, delibera del 10 Marzo 2014 (censura)
abc, Giurisprudenza CNF

Related Articles

0 Comment