L’appropriazione di somme mediante abuso della disponibilità ottenuta per ragioni di ufficio in veste di delegato dal Giudice, quindi con approfittamento della funzione pubblica, costituisce comportamento gravissimo che lede enormemente l’immagine della professione forense ed in quanto tale giustifica la massima sanzione disciplinare (Nel caso di specie, il professionista delegato era stato condannato in via definitiva per peculato, essendosi appropriato di somme della procedura esecutiva senza l’autorizzazione del giudice. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della radiazione).
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Savi), sentenza del 12 settembre 2018, n. 109
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 109 del 12 Settembre 2018 (respinge) (radiazione)- Consiglio territoriale: CDD Campobasso, delibera del 12 Giugno 2017 (radiazione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 8313 del 25 Marzo 2019 (respinge)
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