Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di dignità, probità e decoro – Rapporti con i terzi – Appropriazione indebita aggravata – Partecipazione in truffa – Inadempimento delle obbligazioni assunte – Protesto di cambiali – Illecito deontologico – Sussiste.

Pone in essere un comportamento lesivo della dignità e decoro dell’intera classe forense l’avvocato che, approfittando della sua posizione professionale, partecipi in concorso con altri a plurimi episodi di truffa, che abitudinalmente non adempia alle obbligazioni assunte, che subisca protesto di cambiali e che infine ometta di inviare alla cassa di previdenza la documentazione prescritta. (Nella specie, vista la gravità dei fatti e i molteplici precedenti, sia penali che disciplinari, è stata confermata la pena della radiazione). (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Firenze, 11 gennaio 1995).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. BONAZZI, rel. GAZZARA), sentenza del 9 aprile 1997, n. 35

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 35 del 09 Aprile 1997 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Firenze, delibera del 11 Gennaio 1995
Giurisprudenza CNF

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