Processi e mass-media: illecito offrire assistenza legale gratuita in cambio di notorietà “da rimbalzo”

Integra illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, al fine di ricavarne una possibile notorietà, offra assistenza legale gratuita alle parti di un fatto di cronaca di grande clamore mediatico, peraltro già assistite da un difensore, prospettando interventi forse risolutivi (Nel caso di specie, il professionista aveva scritto alla persona già condannata per un crimine molto noto ai mass-media, proponendosi come legale per il processo di revisione, a tal fine dichiarando di essere “sensibile alla vicenda e di credere in lei”, nel contempo precisando che -in caso di effettivo conferimento dell’incarico professionale- questo sarebbe stato totalmente gratuito. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio professionale per la durata di mesi quattro).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Picchioni), sentenza del 21 giugno 2018, n. 69

NOTA:
In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Marullo di Condojanni), sentenza del 30 dicembre 2016, n. 390.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 69 del 21 Giugno 2018 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 21 Febbraio 2013 (sospensione)
abc, Giurisprudenza CNF

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