Il giudizio penale di assoluzione, pronunciato perché il fatto non sussiste, esclude l’ontologia stessa del fatto e ne impedisce la valutazione anche disciplinare; al contrario, il giudizio di assoluzione intervenuto perché il fatto non costituisce reato, escludendone la sola rilevanza penale ma riconoscendone l’ontologia, comporta che l’organo disciplinare debba valutare il fatto sotto il (diverso) profilo deontologico.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Masi), sentenza del 9 settembre 2017, n. 113
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 113 del 09 Settembre 2017 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Spoleto, delibera del 10 Ottobre 2011 (sospensione)
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