La revoca del provvedimento impugnato determina la cessazione della materia del contendere (salvo opposizione del ricorrente)

L’intervenuta revoca del provvedimento impugnato (nella specie, di sospensione cautelare dall’esercizio della professione) determina la sopravvenuta carenza di interesse all’annullamento della decisione stessa, con conseguente declaratoria di cessazione della materia del contendere, salvo che il ricorrente insista per l’esame dell’impugnazione alla luce di un suo eventuale permanente interesse alla riforma della decisione cautelare impugnata

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Del Paggio), sentenza del 29 aprile 2017, n. 43

NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Picchioni), sentenza del 13 dicembre 2014, n. 187, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Picchioni), sentenza del 13 dicembre 2014, n. 185, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Picchioni), sentenza del 13 dicembre 2014, n. 184.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 43 del 29 Aprile 2017 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: CDD Bari, delibera del 27 Marzo 2015 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

Related Articles

0 Comment