L’avvocato è tenuto a mettere immediatamente a disposizione della parte assistita le somme riscosse per conto di questa (art. 31 ncdf, già 44 cdf), fatto salvo il consenso prestato dal cliente in modo specifico e dettagliato (dovendo egli conoscere l’esatto contenuto dell’obbligazione), che può appunto costituire ipotesi di lecita compensazione, senza tuttavia far venir meno il dovere di rendiconto che deve, anzi, essere più puntuale e dettagliato proprio in virtù della coesistenza di reciproci rapporti di debito e credito.
NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Picchioni), sentenza del 16 luglio 2015, n. 101.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 401 del 31 Dicembre 2016 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Venezia, delibera del 07 Febbraio 2011 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 9558 del 18 Aprile 2018 (respinge)
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