La decisione assolutoria prevale su quella che dichiara la prescrizione dell’azione disciplinare

In tema di procedimento disciplinare, qualora emerga in modo evidente che l’addebito contestato non sussiste o non sia attribuibile all’incolpato, il Giudice della deontologia è tenuto a pronunciare decisione assolutoria, prima di verificare ipotesi di estinzione dell’azione disciplinare per l’inutile decorso del tempo (Nel caso di specie, l’incolpato era stato sanzionato dal Consiglio territoriale per aver trattenuto somme ricevute per conto del cliente, ma a titolo di spese di soccombenza giudizialmente liquidate. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha annullato la sanzione impugnata, ritenendo assorbita l’eccezione di prescrizione dell’azione disciplinare pure sollevata dal ricorrente).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. De Michele), sentenza dell’11 giugno 2016, n. 152

NOTA:
In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Vaccaro), sentenza del 4 giugno 2009, n. 63, Consiglio Nazionale Forense (pres. Buccico, rel. Danovi), sentenza del 2 giugno 1998, n. 70, Consiglio Nazionale Forense (pres. Cagnani, rel. Siciliano), sentenza del 3 ottobre 1997, n. 111.
In sede di Legittimità, in senso conforme, Cassazione Civile (pres. Ruperto, rel. Vella), SS.UU., sentenza dell’8 marzo 1993, n. 2762.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 152 del 11 Giugno 2016 (accoglie) (assoluzione)
- Consiglio territoriale: COA LAquila, delibera del 10 Dicembre 2012 (censura)
Giurisprudenza CNF

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