La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti, della gravità dei comportamenti contestati, violativi dei doveri di probità, dignità e decoro sia nell’espletamento della attività professionale che nella dimensione privata, con compromissione della immagine della classe forense (art. 21 ncdf).
NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Morlino), sentenza del 24 novembre 2014, n. 169, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Ferina), sentenza del 2 ottobre 2014, n. 130.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 233 del 29 Dicembre 2015 (accoglie) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Marsala, delibera del 13 Luglio 2010 (radiazione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 22516 del 07 Novembre 2017 (accoglie)
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