La natura (di per sè) afflittiva delle sanzioni disciplinari non può essere invocata al fine di sottrarvesene

Le ricadute della sanzione disciplinare sulla vita professionale del condannato, a causa delle doglianze di carattere deontologico che potrebbero essergli rivolte dai colleghi, sono giuridicamente irrilevanti (Nel caso di specie, il ricorrente aveva eccepito l’illegittimità della sanzione disciplinare per via della sua natura ontologicamente afflittiva. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha rigettato l’eccezione perché infondata e inammissibile).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Damascelli), sentenza del 11 giugno 2015, n. 88

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 88 del 11 Giugno 2015 (respinge) (cancellazione)
- Consiglio territoriale: COA Alessandria, delibera del 06 Dicembre 2012 (cancellazione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 9147 del 06 Maggio 2016 (accoglie)
abc, Giurisprudenza CNF

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