Il lungo lasso di tempo tra i fatti disciplinarmente rilevanti e la relativa sanzione (nella specie, 10 anni) depotenzia l’efficacia della sanzione stessa, la quale non appare più dotata della forza persuasiva diretta alla tutela, tra gli altri, degli interessi della collettività dei consociati, oltre che dell’immagine dell’avvocatura, sicché in tal caso si giustifica l’opportunità di infliggere una sanzione meno afflittiva.
Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Damascelli), sentenza del 5 giugno 2014, n. 80
NOTA:
In arg. cfr. pure Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Merli), sentenza del 17 luglio 2013, n. 107 nonché Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Picchioni), sentenza del 25 febbraio 2013, n. 15.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 80 del 05 Giugno 2014 (accoglie) (censura)- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 05 Giugno 2008 (sospensione)
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