Il laureato in legge per poter accedere agli albi professionali forensi deve possedere il requisito della condotta specchiatissima e illibata, cioè deve essere di non incrinata rettitudine, di costume intemerato ed esente da qualsiasi contaminazione, con una vita improntata ad integrità e probità assolute. Nella fattispecie è stata respinta la domanda di iscrizione all’albo presentata da soggetto ritenuto responsabile di gravi fatti emergenti dagli atti di un procedimento penale non ancora concluso. (Rigetta ricorso contro silenzio rifiuto Consiglio Ordine Reggio Calabria).
Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Torre), sentenza del 12 maggio 1993, n. 81
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 81 del 12 Maggio 1993 (respinge)- Consiglio territoriale: COA Reggio Calabria, delibera del 12 Maggio 1992
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