Le espressioni offensive o sconvenienti valicano i limiti imposti dai doveri di correttezza e decoro

La libertà che viene riconosciuta alla difesa della parte non può mai tradursi in una licenza ad utilizzare forme espressive sconvenienti e offensive nella dialettica processuale, con le altre parti, il giudice o i terzi, ma deve invece rispettare i vincoli imposti dai doveri di correttezza e decoro.

Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Allorio), sentenza del 2 settembre 2013, n. 150

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 150 del 02 Settembre 2013 (accoglie) (avvertimento)
- Consiglio territoriale: COA Venezia, delibera (censura)
abc, Giurisprudenza CNF

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