Ai sensi dell’art. 24 del codice deontologico, l’avvocato non ha (più) l’obbligo di esporre i fatti e le giustificazioni, ovvero a fornire le proprie difese, ma è comunque tenuto al riscontro, ovvero a rispondere, seppur in forma negativa, all’invito di chiarimenti rivoltogli, così non sottraendosi al dovere di collaborazione e a quello di rispetto dell’autorità.
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Morlino), sentenza del 27 maggio 2013, n. 78
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 78 del 27 Maggio 2013 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Milano, delibera del 28 Giugno 2010 (sospensione)
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