Il divieto di produrre in giudizio la corrispondenza tra colleghi opera anche nei confronti del nuovo procuratore

Il professionista che subentri ad altro collega precedentemente officiato dal cliente, deve osservare i medesimi criteri di riservatezza in ordine alla corrispondenza scambiata tra colleghi (art. 28 cdf) che gli venga consegnata dal precedente difensore o dal cliente stesso (Nel caso di specie, la missiva era assertivamente pervenuta all’avvocato dal cliente, che a sua volta la avrebbe irritualmente ricevuta dalla praticante del precedente difensore).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Mariani Marini), sentenza del 10 aprile 2013, n. 58
NOTA:
In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Perfetti, Rel. Piacci), sentenza del 29 novembre 2012, n. 159.

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 58 del 10 Aprile 2013 (respinge) (avvertimento)
- Consiglio territoriale: COA Viterbo, delibera del 29 Settembre 2006 (avvertimento)
Giurisprudenza CNF

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