Sebbene l’art. 25 Cost. sia riferibile alle sole sanzioni penali vere e proprie, ditalché alle sanzioni disciplinari non si applica il principio di legalità (con i connessi paradigmi della fattispecie tipica e tassativa), l’indubbia natura afflittiva di queste ultime deve comunque indurre all’applicazione del principio generale del favor rei, atteso che la retroattività piena ed incondizionata della legge abrogatrice è in realtà giustificata da un’esigenza di parità sostanziale di trattamento (art. 3 Cost.).
NOTA:
In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PERFETTI, rel. Borsacchi), sentenza del 27 ottobre 2008, n. 127.
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 152 del 15 Ottobre 2012 (respinge) (avvertimento)- Consiglio territoriale: COA Firenze, delibera del 27 Maggio 2009 (avvertimento)
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