Qualora al professionista siano contestate più violazioni deontologiche, la sanzione disciplinare ben può essere determinata secondo il modello del cumulo giuridico previsto dal diritto penale in tema di concorso di reati, che individua un’unica, se pur aumentata, sanzione (quella prevista per l’illecito più grave).
NOTA:
In arg. cfr. pure:
– Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. VERMIGLIO – Rel. DAMASCELLI), sentenza del 30 aprile 2012, n. 89
– Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. VERMIGLIO – Rel. TACCHINI), sentenza del 30 aprile 2012, n. 81
– Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PERFETTI, rel. MORLINO), sentenza del 29 dicembre 2008, n. 214
– Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. PETIZIOL), sentenza del 19 gennaio 2005, n. 15
– Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. CRICRI’, rel. MARIANI MARINI), sentenza del 14 ottobre 2004, n. 234
– Consiglio Nazionale Forense (pres. BUCCICO, rel. SCASSELLATI SFORZOLINI), sentenza del 13 luglio 2001, n. 142
– Consiglio Nazionale Forense (pres. Grande Stevens, rel. Cagnani), sentenza del 2 dicembre 1991, n. 117
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 146 del 15 Ottobre 2012 (respinge) (sospensione)- Consiglio territoriale: COA Voghera, delibera del 10 Luglio 2008 (sospensione)
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