La valutazione del Consiglio Nazionale Forense sulla non conformità dei comportamenti addebitati alla dignità ed al decoro della professione e sulla idoneità degli stessi a ledere il prestigio della classe forense, è incensurabile in sede di legittimità, sempre che sia sorretta da adeguata motivazione.
Cassazione Civile, sentenza del 24 agosto 1999, n. 597, sez. U- Pres. Panzarani R- Rel. Ianniruberto G- P.M. Dettori P (conf.)
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