Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l’avvocato che usi espressioni sconvenienti od offensive in scritti difensivi, ancorché questi siano stati predisposti da terzi ed egli si sia esclusivamente limitato a sottoscriverli, perché, così facendo, ne ha comunque assunto la piena paternità.
Consiglio Nazionale Forense (Pres. ALPA – Rel. PIACCI), sentenza del 22 settembre 2012, n. 131
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 131 del 22 Settembre 2012 (respinge) (avvertimento)- Consiglio territoriale: COA Catania, delibera del 13 Marzo 2007 (avvertimento)
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