La pubblicità informativa, essendo consentita nei limiti fissati dal Codice Deontologico Forense, deve essere svolta con modalità che non siano lesive della dignità e del decoro propri di ogni pubblica manifestazione dell’avvocato ed in particolare di quelle manifestazioni dirette alla clientela reale o potenziale (Nel caso di specie, l’articolo -spacciato per intervista- era in realtà una pubblicità “occulta” in cui, anche attraverso diverse fotografie, semplicemente si elogiavano la struttura, le competenze e le attività dello studio professionale).
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 121 del 22 Settembre 2012 (respinge) (avvertimento)- Consiglio territoriale: COA Brescia, delibera del 18 Maggio 2009 (avvertimento)
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