Praticanti avvocati: la perdita del patrocinio

In virtù della complessiva disciplina emergente dal r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578 e dal r.d. 22 gennaio 1934, n. 37, nell’ambito della categoria dei praticanti avvocati risulta introdotta la distinzione fra praticanti non ammessi e praticanti ammessi ad esercitare, per un tempo determinato, il patrocinio, per cui il venir meno del riconosciuto “ius postulandi” non comporta anche il venir meno dello “status” stesso di praticante e dell’interesse del soggetto a continuare ad essere iscritto nel registro speciale “ai fini dello svolgimento della pratica con esclusione del patrocinio stesso (ai sensi dell’art. 14, quarto comma, del citato r.d. n. 37 del 1934), con la conseguenza ulteriore che, sino a quando non intervenga il provvedimento di cancellazione dal suddetto registro dei praticanti, il praticante continua ad essere assoggettato al potere disciplinare del Consiglio dell’Ordine. (Nella specie, alla stregua dell’enunciato principio, la S.C. ha rigettato il ricorso proposto nell’interesse di un praticante avvocato nei cui confronti era stata irrogata la sanzione disciplinare della censura per avere lo stesso prestato assistenza giudiziale in epoca successiva alla scadenza del periodo di abilitazione alla professione forense ed al conseguente provvedimento di cancellazione dall’elenco dei praticanti abilitati, nel mentre aveva conservato l’iscrizione nel registro dei praticanti avvocati esclusi dal patrocinio, con la conseguente legittimità dell’introduzione nei suoi riguardi del procedimento disciplinare – indipendentemente dall’eventuale rilevanza penale della inerente condotta anche come esercizio abusivo della professione – ai sensi dell’art. 57 del r.d. n. 37 del 1934 che, in modo inequivoco, prevede l’assoggettabilità a sanzione disciplinare dei praticanti che, tra l’altro, si rendano colpevoli di fatti contrari alla dignità e al decoro della professione forense e che esercitino il patrocinio senza esservi ammessi). (Rigetta, Cons. Naz. Forense Roma, 13 Settembre 2005).

Cassazione Civile, sez. Unite, 26 maggio 2006, n. 12543- Pres. NICASTRO Gaetano- Est. TRIFONE Francesco- P.M. PALMIERI Raffaele

Giurisprudenza Cassazione

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