La richiesta di compensi sproporzionati ed eccessivi

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che richieda compensi eccessivi per attività mai svolta, che utilizzi documenti ricevuti in ragione del mandato per ottenere decreti di pagamento verso i propri clienti, e relativi ai pagamenti delle proprie spettanze professionali, e svolga attività dopo la revoca del mandato anche in contrasto con l’interesse del cliente stesso.

Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Vermiglio), sentenza del 20 febbraio 2012, n. 18

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 18 del 20 Febbraio 2012 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Catanzaro, delibera del 14 Giugno 2010 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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