La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere:
“Si rileva innanzitutto che la Commissione non può esprimersi nel caso di specie illustrato dall’avvocato segnalante, e la cui documentazione è inoltrata dal Consiglio dell’Ordine. È evidente, infatti, che il Consiglio nazionale forense non può interferire con le nomine ed i trasferimenti di magistrati in ciascuna sede giudiziaria.
Quanto alla più generale problematica della permanenza di magistrati presso un medesimo ufficio per un numero assai elevato di anni, è chiaro che un simile fenomeno rischia di comportare forme di condizionamento e disfunzioni nel corretto esercizio della funzione giurisdizionale. Cionondimeno l’interessato ed il Consiglio dell’Ordine devono avanzare le proprie istanze ed argomentazioni al Consiglio superiore della Magistratura ed al Ministero della Giustizia, organi competenti in materia di nomine e trasferimenti di magistrati.”
Consiglio Nazionale Forense (rel. Morgese), parere del 13 luglio 2006, n. 43
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, parere n. 43 del 13 Luglio 2006- Consiglio territoriale: COA Verona, delibera (quesito)
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