Viola i doveri di decoro, probità, dignità, lealtà e correttezza il praticante avvocato che faccia apporre firme apocrife al fine di attestare falsamente la partecipazione alle lezioni del corso di formazione professionale istituito dal Consiglio dell’Ordine ai fini del compimento della pratica professionale (il CNF, nella specie, ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per la durata di mesi due determinata dal C.O.A. tenendo conto non solo del numero degli episodi contestati ma anche della condotta tenuta dall’incolpata nel corso del procedimento, rifiutandosi di riconoscere l’indebito comportamento e con ciò manifestando una ulteriore resistenza al recepimento dei principi deontologici). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Treviso, 29 ottobre 2007).
Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. D’INNELLA), sentenza del 23 dicembre 2009, n. 203
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 203 del 23 Dicembre 2009 (respinge)- Consiglio territoriale: COA Treviso, delibera del 29 Ottobre 2007
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