Il comportamento privato tenuto dal professionista integra violazione dei canoni deontologici qualora lo stesso assuma rilevanza esterna e possa incidere negativamente sul prestigio, la dignità e il decoro dell’intera classe forense. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Cassino, 20 gennaio 2006).
Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. D’INNELLA), sentenza del 27 novembre 2009, n. 131
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 131 del 27 Novembre 2009 (respinge)- Consiglio territoriale: COA Cassino, delibera del 20 Gennaio 2006
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