Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi e con i magistrati – Dovere di probità e lealtà e correttezza – Uso illecito di strumenti processuali – Illecito deontologico

I doveri di lealtà, probità e correttezza indicano la necessità di osservare, sia nell’attività professionale sia più specificatamente nel rapporto processuale, una linea guida di condotta rigorosamente rispettosa delle regole, che non consente l’uso illecito di strumenti processuali al fine di perseguire un risultato favorevole ad ogni costo.
Mentre, pertanto, deve ritenersi censurabile la condotta dell’avvocato che ricorra ad indiscriminate ricusazioni, ancor più esecrabile si appalesa la infondata proposizione di procedimenti contro magistrati intentati nell’esclusivo scopo di creare il presupposto ricusatorio.(Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Trieste, 20 aprile 2007).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. TIRALE, rel. DE GIORGI), sentenza del 29 dicembre 2008, n. 211

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 211 del 29 Dicembre 2008 (respinge)
- Consiglio territoriale: COA Trieste, delibera del 20 Aprile 2007
Giurisprudenza CNF

Related Articles

0 Comment