Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, perché lesivo del dovere di dignità e decoro, l’avvocato che assuma ingiustificate plurime azioni processuali a carico dei debitori provocando, peraltro, un aumento delle spese processuali, a nulla rilevando ai fini disciplinari che tale comportamento sia processualmente consentito. (Nella specie è stata confermata la sanzione della censura). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Torino, 15 gennaio 2003).
Consiglio Nazionale Forense (pres. ALPA, rel. ITALIA), sentenza del 3 novembre 2004, n. 240
Classificazione
- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 240 del 03 Novembre 2004 (respinge) (censura)- Consiglio territoriale: COA Torino, delibera del 15 Gennaio 2003 (censura)
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