Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di probità e correttezza – Avvocato curatore fallimentare – Appropriazione di somme del fallimento – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che quale curatore fallimentare si appropri di somme del fallimento attraverso assegni intestati ai creditori ma da lui incassati. (Nella specie è stata confermata la sospensione per mesi dieci). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Catania, 17 settembre 2002)

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. CRICRI’, rel. SALDARELLI), sentenza del 28 novembre 2003, n. 375

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 375 del 28 Novembre 2003 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Catania, delibera del 17 Settembre 2002 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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