Art. 6 Codice Deontologico Forense – Dovere di evitare incompatibilità – Art. 9 Codice Deontologico Forense – Doveri di probità dignità, decoro ed indipendenza

I fatti, ancorché non commessi nell’esercizio della professione forense possono assumere rilievi sia sul piano del dovere di evitare incompatibilità (art.6 CDF) sia laddove ne risulti compromessa la reputazione personale e/o l’immagine dell’intera categoria, dovendo l’iscritto sempre osservare, anche al di fuori della attività professionale, i doveri di dignità, probità e decoro (art.9 CDF) nella […]

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L’assenza di precedenti disciplinari può mitigare la sanzione deontologica da irrogarsi in concreto

L’incensuratezza disciplinare dell’incolpato può comportare una mitigazione della sanzione da irrogarsi in concreto, giacché la determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti (art. 21 cdf), avuto riguardo alla gravità dei comportamenti contestati, al grado della colpa o all’eventuale sussistenza del dolo ed […]

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Procedimento disciplinare: una generica lombosciatalgia non dà diritto al rinvio dell’udienza per legittimo impedimento

L’impedimento del professionista a comparire innanzi al giudice disciplinare non può ritenersi sussistente qualora generico e non documentale e lo stesso impedimento non può ritenersi sussistente anche qualora non sia supportato da certificato medico che dimostri l’assoluto impedimento del professionista a comparire (Nel caso di specie, l’incolpato aveva chiesto il rinvio dell’udienza disciplinare sulla scorta […]

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Le caratteristiche dell’informazione al cliente

Ai sensi dell’art. 27 cdf, l’informazione deve essere chiara, completa, tempestiva e veritiera, giacché il rapporto che lega l’avvocato al suo cliente non può tollerare alcun comportamento che violi un aspetto essenziale della “fiducia” (art. 11 cdf), a prescindere dalla innocuità reale o virtuale delle comunicazioni non corrispondenti al vero. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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La sanzione disciplinare è unica anche quando siano contestati più addebiti nell’ambito del medesimo procedimento

La sanzione nel procedimento disciplinare rappresenta il frutto di un giudizio complessivo sulla condotta dell’incolpato, cui va irrogata una pena unica che non è conseguenza di una somma delle sanzioni relative alle singole violazioni. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Patelli, rel. Santinon), sentenza n. 233 del 31 maggio 2024

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SENTENZA DI PROSCIOGLIMENTO PER CONDOTTA RIPARATORIA E GIUDIZIO DISCIPLINARE

Nel processo disciplinare, il proscioglimento nel processo penale dell’avvocato per condotta riparatoria ex art. 162 ter CP non determina automaticamente l’assenza di responsabilità disciplinare, a meno che la sentenza penale non affermi esplicitamente che il fatto non sussiste o che l’imputato non lo ha commesso. Le violazioni deontologiche sono valutate autonomamente rispetto agli aspetti penalmente […]

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L’omessa o tardiva fatturazione di compensi percepiti

L’avvocato ha l’obbligo, sanzionato dagli artt. 16 e 29 codice deontologico, di emettere fattura tempestivamente e contestualmente alla riscossione dei compensi, restando irrilevante l’eventuale ritardo nell’adempimento in parola, non preso in considerazione dal codice deontologico. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Patelli, rel. Santinon), sentenza n. 233 del 31 maggio 2024 NOTA:In senso conforme, Cass. n. […]

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PROCEDIMENTO DISCIPLINARE – VALUTAZIONE DELLE PROVE

Nell’ambito del procedimento disciplinare, la violazione delle norme deontologiche deve risultare dal complesso delle prove raccolte. Il principio del libero convincimento del giudice disciplinare, che dispone di ampio potere discrezionale nella valutazione delle prove, permette di utilizzare le risultanze istruttorie acquisite anche in sede penale per la ricostruzione fattuale della condotta addebitata, mantenendo l’autonomia nella […]

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L’omessa restituzione di documenti al cliente costituisce illecito permanente

Ai fini della prescrizione dell’azione disciplinare, la violazione dell’art. 33 cdf costituisce illecito deontologico permanente. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Patelli, rel. Santinon), sentenza n. 233 del 31 maggio 2024 NOTA:In senso conforme, Cass. n. 24268/2024, CNF n. 196/2024, CNF n. 127/2024, CNF n. 262/2023, CNF n. 156/2023, CNF n. 201/2012, CNF n. 132/2011.

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L’esenzione dall’obbligo formativo per ragioni di età o di anzianità di iscrizione all’albo non va comunicata al COA perché opera ex lege

L’esenzione dall’obbligo formativo (art. 15 cdf) per ragioni di età (60 anni) e di anzianità di iscrizione all’albo (25 anni) opera di diritto ex art. 11 L. n. 247/2012 e art. 15 Reg. CNF n. 6/2014, senza necessità di alcuna comunicazione da parte dell’iscritto al COA di appartenenza, che ne è già a conoscenza d’ufficio […]

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