La mancata indicazione dei criteri per la scelta e la quantificazione della sanzione irrogata

La mancata indicazione, da parte del Consiglio territoriale, dei criteri per la scelta e la quantificazione della sanzione irrogata, non integra alcuna nullità della decisione, non sussistendo uno specifico obbligo motivazionale, ma esclusivamente un criterio di adeguatezza, in relazione all’offesa della dignità e del decoro della classe professionale che dal comportamento riconosciuto possono derivare. In […]

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Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, sicché non determina nullità della decisione l’omessa audizione dei testi indicati dall’incolpato, quando risulti che il Consiglio abbia ritenuto le testimonianze superflue ai fini del giudizio, per essere il Collegio […]

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Art. 36 CDF divieto di attività professionale senza titolo e di uso di titoli inesistenti. Utilizzo di abbreviazioni equivoche. Insussistenza

Il Professionista che utilizza l’abbreviazione “abg” in luogo di ABOGADO , correttamente seguito dalla dicitura “stabilito”, dall’indicazione del collegio di appartenenza e dalla dichiarazione di intesa con l’Avvocato regolarmente iscritto all’Ordine degli Avvocati, non commette illecito deontologico.In particolare, si rimarca la differenza tra l’abbreviazione “p.avv.” e “abg”: il primo facilmente potrebbe indurre in errore sul […]

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Sanzione deontologica e precedenti disciplinari

In ossequio al principio enunciato dall’art. 21 cdf (già art. 3 codice previgente), nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, per la quale occorre effettuare un bilanciamento tra la considerazione di […]

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VIOLAZIONE DEGLI ART. 17 co.2 CODICE DEONTOLOGICO VIGENTE E ART.7 D.LGS 96/01 – INSUSSISTENZA

L’Abogado che invia una missiva a titolo strettamente personale, senza alcun riferimento all’attività forense, su carta intestata con dicitura “Avv. ex Dlgs 96/01” non viola l’art. 17 co.2 Codice Deontologico vigente e l’art.7 D.lgs 96/01. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. De Benedictis, rel. Di Maio), decisione n. 35 del 8 giugno 2023

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La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico

La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti (art. 21 cdf), avuto riguardo alla gravità dei comportamenti contestati, al grado della colpa o all’eventuale sussistenza del dolo ed alla sua intensità, al comportamento dell’incolpato precedente e successivo al fatto, alle circostanze -soggettive […]

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