Il COA di Genova formula un quesito con riferimento all’orientamento di prassi espresso dall’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, secondo cui i provvedimenti di iscrizione dei professionisti nell’elenco dei mediatori familiari di cui all’art. 12-bis disp. att. c.p.c. e nell’elenco dei delegati alle operazioni di vendita di cui all’art. 179-ter disp. att. c.p.c. – quali atti aventi efficacia lato sensu “abilitante” rispetto allo svolgimento di una data attività professionale – soggiacerebbero alla tassa sulle concessioni governative ai sensi del punto 8 dell’art. 22 della tariffa annessa al d.P.R. n. 641/1972, nella misura di € 168. Il COA Genova si domanda se sia corretta tale richiesta, atteso che il professionista che si iscrive in questi elenchi ha già assolto il pagamento della tassa sulle concessioni governative al momento dell’iscrizione nel proprio albo professionale.

La risposta è resa nei termini seguenti.I. La tassa sulle concessioni governative di cui al d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 641 ha per presupposto l’adozione, da parte dell’amministrazione competente, di un atto o provvedimento amministrativo (concessioni, licenze, autorizzazioni, o altro genere di certificazioni/attestazioni) che garantisca all’interessato l’esercizio di un diritto o di una facoltà.Tra le […]

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Il CDD di Roma formula quesito in ordine «agli effetti della previsione regolamentare disciplinata dall’art. 2, comma 3 reg. 2/2014 sui procedimenti disciplinari prescritti all’atto della riassegnazione dei fascicoli già pendenti alle sezioni ad inizio consiliatura».

Il quesito posto dal CDD di Roma riguarda la possibilità che l’Adunanza Plenaria dichiari l’intervenuta prescrizione dell’azione disciplinare prima che il fascicolo stesso, già precedentemente assegnato ad una sezione designata dal Presidente, in sede di rinnovo della consiliatura, venga “ri-assegnato” alla nuova sezione composta ex art. 2, c. 3, Reg. CNF 2/14. L’esigenza sorgerebbe dal […]

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I problemi di salute o personali gravi non scriminano l’illecito disciplinare, specie se più di uno

Un problema di salute o personale può aver rilievo solo nell’ottica di mitigare il trattamento sanzionatorio e non già per scriminare l’eventuale illecito che sia stato posto in essere, men che meno allorché gli illeciti siano numerosi e gravi, ovvero seriali, sistematici e ripetuti secondo un modulo comportamentale (nella specie, connotato dal raggiro e dal […]

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